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04/03/2022

L’escavatore cingolato Volvo EC300E di Dolomiti Strade in prima linea nei lavori post tempesta Vaia

Testo di: Daniela Stasi

Abbiamo visto in cantiere, ai piedi della Marmolada, nel cuore pulsante delle Dolomiti, l'escavatore cingolato Volvo EC300E impiegato in un intervento di Dolomiti Strade. Un cantiere particolare, finalizzato a ripristinare quanto distrutto dalla Tempesta Vaia. Un lavoro delicato, in luoghi impervi, in cui si è rivelato fondamentale il binomio qualità della macchina e maestria degli operatori. Tutti i dettagli nell'intervista a Christian Chinol, direttore tecnico dell'impresa

 

Tempesta Vaia, sono passati più di tre anni, ma basta citarla per evocare ricordi tuttora vividi, soprattutto dove si è scatenata, nel nord-est italiano. Se ne è parlato molto, se ne parlerà anche in futuro, perché tanto è ancora da fare. Ne parliamo anche noi, raccontando un lieto fine: il lavoro di ripristino di un ponte spazzato via dalla perturbazione e le opere di difesa dei versanti, interventi firmati dalla bellunese Dolomiti Strade in una delle zone maggiormente colpite, Rocca Pietore, ai piedi della Marmolada, nel cuore delle Dolomiti. Tra i protagonisti del cantiere, l’escavatore cingolato Volvo EC300E, ottimale per lavorare in zone non agevoli, tra cui aree di montagna e nei fiumi, così come ci ha raccontato Christian Chinol, direttore tecnico di Dolomiti Strade.

 

Dolomiti Strade, (letteralmente) nell’occhio del ciclone

Prima di addentrarci nei dettagli del cantiere, posiamo la nostra attenzione su Dolomiti Strade, che ai nostri occhi – di chi osserva dall’esterno e racconta ciò che vede – è una storia di amore e rispetto per il territorio e per le persone che lavorano all’interno dell’azienda e per l’azienda stessa.  

Nata nel 2011 rappresenta una nuova generazione di impresa a conduzione familiare, attiva nel movimento terra, nei lavori stradali, nelle opere di difesa e di ingegneria ambientale, nella realizzazione di acquedotti e gasdotti. Partita con poche risorse e grandi ambizioni, Dolomiti Strade conta ora 35 dipendenti, un’area operativa che va dal Veneto al Friuli-Venezia Giulia fino all’Emilia, e un parco macchine di tutto rispetto: una decina di escavatori dai 100 ai 400 quintali, una ventina di mini e midi dai 17 ai 42 quintali, una ventina di autocarri, oltre a diverse pale, betoniere e altri mezzi. L’azienda vanta inoltre una nuova sede di 8.000 mq, di cui 2.000 al coperto con gli uffici e l’officina.

Avvicinandoci al focus del nostro articolo, sottolineiamo che Dolomiti Strade ha conosciuto Vaia molto da vicino, trovandosi – è il caso di dirlo – letteralmente nell’occhio del ciclone. Lasciamo la parola a Christian, per ripercorrere tutte le tappe dell’intervento, e non solo…

 

Intervista a Christian Chinol

Christian, Dolomiti Strade ha avuto un faccia a faccia con Vaia, non solo dopo, per i lavori di rispristino, ma anche durante. Spiegaci come è andata…

Sì, Dolomiti Strade è stata coinvolta dal maltempo provocato da Vaia per un’intera settimana. Proprio mentre la pioggia e il vento iniziavano a scatenarsi, ci trovavamo a lavorare a Rocca Pietore, sulle Dolomiti bellunesi, e a causa dell’esondazione del torrente Pettorina, come detto, siamo rimasti bloccati lì per giorni.

Di certo un’esperienza che non si può dimenticare. Raccontaci cosa avete fatto, invece, post Vaia, nel 2021?

La furia del maltempo ha creato danni gravi a livello idraulico, in particolare ha distrutto il ponte pedonale che collegava le due sponde del torrente e ha fatto franare le opere di difesa a protezione delle abitazioni. Il nostro intervento è consistito innanzitutto nel ripristino delle opere di difesa, con la demolizione di circa 2.500 mc di roccia, uno sbancamento di 10.000 mc e la realizzazione di 400 metri di scogliera. Inoltre, abbiamo costruito ex novo il ponte, ora carrabile, con spalle in cemento e impalcato in acciaio.

In prima linea nel cantiere, l’escavatore cingolato Volvo EC300E. Perché Dolomiti Strade ha scelto questa macchina per affrontare un lavoro così particolare?

È un mezzo caratterizzato da buone prestazioni ed elevata stabilità e, grazie alle sue dimensioni contenute rispetto alla forza di cui è capace, risulta perfetto per lavorare in un torrente di montagna. Dotato di tecnologia 3D ed equipaggiato di martellone Volvo HB36, l’EC300E è stato davvero d’aiuto per la realizzazione dell’intero progetto. Tra l’altro, nel cantiere sulla Marmolada non era l’unica macchina targata Volvo Construction Equipment, c’erano infatti anche due dumper Volvo A30G.

Al di là dello specifico cantiere, Volvo è quindi un marchio a cui la tua impresa si affida?

Volvo è un partner affidabile sia per le macchine movimento terra, sia per gli autocarri: abbiamo un bilico Volvo Trucks e a breve arriverà un altro escavatore Volvo, l’EC380E.

Oltre alle prestazioni e alle caratteristiche tecniche, cosa ti convince di Volvo?

Di sicuro l’attenzione prestata per la sicurezza degli operatori e per l’ambiente, due fattori importantissimi per Dolomiti Strade. Inoltre, tengo a evidenziare un altro aspetto per me davvero fondamentale: il rapporto umano. Volvo non si pone solo come fornitore di prodotti, non si fa sentire solo in fase di vendita, i suoi commerciali e i suoi tecnici chiamano anche solo per assicurarsi che tutto funzioni, sono sempre presenti, dal pre al post-vendita. Volvo fa sentire il cliente prioritario, e questo per un’impresa è importante.

Credo che un rapporto debba funzionare soprattutto in assenza di problemi, non solo quando c’è qualche problematica da risolvere. Solo così si instaura una relazione di reciproca fiducia.

Quindi hai notato molta attenzione al post-vendita?

Sì, dico sempre che chiunque può vendere se è un bravo venditore. Ciò che fa realmente la differenza è il post-vendita: se garantisci un buon rapporto umano, la vendita successiva è assicurata. E per me questo aspetto è davvero prioritario: certo, il prezzo è importante, ma in un rapporto commerciale c’è tanto altro.

Di una macchina quali sono gli aspetti che valuti?

Innanzitutto, le sue caratteristiche tecniche e la sua affidabilità, ma poi valuto se quella macchina può rispondere alle nostre specifiche esigenze.

E le macchine Volvo soddisfano appieno le vostre esigenze?

Sì. Il mezzo che sta per arrivare, l’EC380E, oltre a essere dotato di un carro ottimale per l’uso in condizioni estreme, con cingoli a doppia costola per una maggiore aderenza, presenta anche la sotto torretta adattata. I nostri mezzi lavorano per lo più in montagna e lungo i fiumi, quindi in situazioni di grande pendenza, terreni ghiacciati, posti impervi e pericolosi.

I lavori che eseguite sono tutti molto legati al territorio?

Abbiamo una vera passione per il nostro territorio, passione che cerchiamo di concretizzare con una grande attenzione per la sostenibilità. Come? Preservandolo con lavori ad hoc, rendendolo più sicuro grazie ai nostri operatori che sanno lavorare al meglio in situazioni di rischio in alta montagna. Lavoriamo senza distruggere. Ci crediamo. Per noi è importante lasciare ai nostri figli qualcosa di meglio rispetto a ciò che abbiamo trovato. Questa è la nostra piccola parte, che passa anche attraverso scelte concrete: come l’acquisto di mezzi a limitato impatto ambientale e ad accorgimenti che possono far vivere meglio chi lavora per noi. Per esempio, il 20% della nostra sede è costituita da aree verdi, per far lavorare con maggiore serenità chi è in ufficio.

 

Insomma, Volvo CE rispecchia pienamente i valori fondamentali per Dolomiti Strade: qualità, sicurezza, rispetto per l’ambiente e rapporti umani, valori che Christian e la moglie Francesca, anch’essa alla guida dell’azienda, cercano di mettere in pratica ogni giorno.

 

L'escavatore cingolato Volvo EC300E, forza elevata e buona capacità di sollevamento

Nel cantiere di Rocca Pietore il Volvo EC300E si è distinto non solo per la stabilità su terreni altamente accidentati, ma anche per la sua capacità di sprigionare forza e per la notevole capacità di sollevamento. Da segnalare l’elevato comfort della cabina e il design ergonomico, tradotto in concreto dal posizionamento in maniera ideale di comandi e interruttori.

 

Volvo EC300E, le caratteristiche tecniche:

Peso operativo: 293 / 327 q

Motore: Volvo D8J

Normativa emissioni: EU Stage V

Cilindri: n° 6

Potenza lorda: 180 kW

Cilindrata: 7.800 cm3

Coppia massima: 1.238 Nm/RPM

Portata massima pompa idraulica: 2x263 l/min

Velocità di spostamento: 3,4 / 5,4 km/h

Livello rumorosità: 70 / 105 dB(A)

Altezza massima di trasporto: 3.325 mm

Larghezza massima di trasporto: 2.990 / 3.190 mm

Lunghezza massima di trasporto: 10.510 / 10.610 mm

Raggio di rotazione posteriore: 3.120 mm

Larghezza pattini: 600 mm

Larghezza carro: 2.990 / 3.190 mm

Lunghezza carro: 4.870 mm

Passo: 4.015 mm

Profondità di scavo: 6.210 / 7.990 mm

Altezza massima di scarico: 6.680 / 9.360 mm

Sbraccio massimo: 10.180 / 11.390 mm

Forza di strappo alla benna: 20.500 daN

Capacità benna: 0,55 / 2,06 m3

 

Al link dedicato all’EC300E puoi scaricare la scheda tecnica dettagliata!

 

 

 

 

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