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22/06/2023

Emiliana Serbatoi, il traguardo dei quarant’anni

Testo di: Redazione

Fondata il 17 giugno 1983 da Gian Lauro e Giancarlo Morselli, Emiliana Serbatoi e diventata, nel tempo, una tra le principali realtà a livello internazionale nel settore della produzione di serbatoi e sistemi di stoccaggio, trasporto e distribuzione del carburante, oltre che per i sistemi di controllo e di gestione dei rifornimenti.

 

La parola a Emiliana Serbatoi

Nei giorni scorsi, a esattamente quarant’anni dalla fondazione, l’importante ricorrenza è stata celebrata con una serie di iniziative che hanno coinvolto i principali partner dell’azienda e culminate con un evento di gala a cui hanno partecipato 350 ospiti provenienti dall’Italia e da tutto il mondo. «Dal 1983 a oggi è stato un percorso lungo ed emozionante – afferma il ceo Morselli –, un viaggio che non sarebbe stato possibile se non avessimo lavorato sempre con passione e impegno e perseguendo la ricerca della qualità, dell’innovazione e della sostenibilità». Oggi Emiliana Serbatoi, partita da un capannone nella periferia di Modena, «abita tutto il mondo – continua –, ha domicilio in tutti i continenti: grazie ai nostri commerciali e ai nostri tecnici che viaggiano ogni giorno e all’azione dei nostri dealer, presidiamo l’Italia e decine di Paesi all’estero. E puntiamo ad affrontare sempre nuovi mercati, continuando intanto a strutturarci nei territori in cui siamo già presenti».

Ecco perché questo “compleanno” «non costituisce un traguardo ma semplicemente un punto di partenza verso nuovi orizzonti e rinnovate sfide», riflette il ceo. Giusto tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, peraltro, l’azienda aveva partecipato per la prima volta a due nuovi saloni espositivi all’estero, Agriplanta in Romania e Ire in Olanda, arricchendo ulteriormente l’intensa attività fieristica che da sempre caratterizza l’azione commerciale e comunicativa di Emiliana Serbatoi.

 

Le tappe principali

Naturalmente gli onori di casa sono stati fatti dal presidente Morselli, che, presentando sul palco la monografia realizzata per raccontare attraverso le immagini più significative i quarant’anni di attività di Emiliana Serbatoi, ha ricordato il percorso dell’azienda, dagli esordi poco più che artigianali fino ai vari step rappresentati dalla realizzazione di serbatoi, fissi e trasportabili, in acciaio e in materiale plastico, per lo stoccaggio e l’erogazione dei carburanti costruiti nel rispetto delle norme ministeriali, arrivando poi al lancio di sistemi tecnologici per il monitoraggio digitale e in tempo reale dei rifornimenti.

Tra i passaggi principali della storia aziendale, anche l’insediamento nel 2001 nello stabilimento di Campogalliano, collocato a pochi passi dall’imbocco dell’Autobrennero, «come se fosse una fiera permanente per i nostri prodotti», sottolinea Morselli, e il raddoppio degli spazi nel 2017; l’acquisizione di una business unit per la lavorazione dei prodotti a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, nel 2013; la partecipazione a fiere in tutti i continenti sin da metà degli anni Ottanta; l’attenzione all’impatto ambientale con l’adozione di materiali e processi sempre più “green”; la vicinanza alle istituzioni sanitarie nel periodo del Covid; gli investimenti sul welfare aziendale, declinati negli ultimi anni anche e soprattutto sul fronte sportivo, con la costruzione di una palestra e di un campo da padel.

L’impresa ha ottenuto i “marchi di qualità” rilasciati dagli enti preposti: Emiliana Serbatoi presenta, infatti, svariate certificazioni a partire dalla Uni En Iso 9001:2015 e dalle approvazioni e omologazioni dei Ministeri italiani, svizzeri e statunitensi competenti in materia e da istituzioni accreditate a livello internazionale con Tuv, Bureau Veritas e Crif rating agency Cribis D&B; l’azienda, inoltre, è presente anche nella “White list” della Prefettura di Modena e a catalogo comprende numerosi prodotti con omologazione Adr e marcati Onu.

Oggi l’azienda, guidata saldamente da Gian Lauro Morselli, conta oltre un centinaio di dipendenti e ha raggiunto quote di fatturato che sfiorano i 38 milioni di euro, con una suddivisione del volume d’affari equamente spartita tra il mercato italiano e quelli esteri. «Abbiamo sempre cercato di cogliere prima degli altri – aggiunge il ceo – i segnali dei mercati per farci trovare pronti, con coraggio e dinamicità, con soluzioni che rispondessero ai nuovi standard nazionali e internazionali. Cultura del lavoro, rete di vendita, avanguardia tecnologica e assistenza tecnica puntuale animano la nostra attività quotidiana, con l’obiettivo di offrire ai clienti proporre prodotti affidabili e di qualità, capaci di resistere nel tempo, anche per decenni».

Fonte: Emiliana Serbatoi
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