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26/06/2024

Dumper DM9 Merlo, dimensioni compatte, indole off road

Testo di: Daniela Stasi

"Giro" intorno al dumper DM9 Merlo, macchina dalle dimensioni compatte e da un'alta predisposizione off road, anche su pendenze pronunciate. Tra i plus: cabina FOPS livello 2, posto di guida reversibile, elevate doti di trazione e alta visibilità sul carico e attorno al mezzo.

“Il semplice atto di prestare un'attenzione positiva verso le persone ha parecchio a che vedere con la produttività”. Chissà a quale realtà stava pensando Tom Peters, autore statunitense specializzato in gestione aziendale, nello scrivere queste parole. Appena lette, ci è venuta in mente la storia della piemontese Merlo, che ha sempre fatto dell’attenzione con la A maiuscola un suo principio fondatore. A tal proposito, parlando di produttività, vogliamo presentarvi il dumper DM9, macchina di taglia media molto popolare nei cantieri cittadini ed extraurbani in grado di andare incontro alle esigenze di sicurezza del settore delle costruzioni, mercato che, oggi più che mai, chiede a gran voce mezzi con cabina integralmente chiusa e posto di guida reversibile.

Diversi aspetti di questo mezzo derivano dalla DBM Merlo, la betoniera autocarrata per calcestruzzo opportunamente modificata al fine di offrire: cabina FOPS livello 2, posto di guida reversibile, alta visibilità sul carico e attorno alla macchina, ed elevate doti di trazione.

Fatta questa doverosa premessa, siamo pronti per salire a bordo del DM9 e illustrarne peculiarità e punti di forza.

 

Dumper DM9 Merlo, ingombri ridotti, abilità elevate

La macchina è disegnata per ridurre al minimo gli ingombri. L’altezza massima è di 2.880 mm (incrementata fino a 3.020 qualora sia presente il climatizzatore), la larghezza è di 2.335 mm, la lunghezza di 4.920, il raggio di sterzo esterno di 4.730, infine il peso di 8.100 kg.

La struttura nella sua interezza assicura un elevato franco da terra (500 mm), in grado di agevolare le doti off road del mezzo. È composta da cinque elementi essenziali:

  1. Assali
  2. Telaio
  3. Powertrain
  4. Cabina
  5. Cassone

Di seguito, li vediamo uno a uno.

 

Gli assali rendono il dumper Merlo DM9 agile e affidabile

Partiamo dagli assali con struttura a portale e riduttori in cascata: anteriore oscillante e posteriore fisso al telaio. Si tratta di una soluzione che permette di incrementare il franco da terra assicurando maggiore agilità e migliori doti fuori strada.

Il dumper Merlo DM9 è dotato di quattro ruote sterzanti e tre tipologie di sterzo. In particolare, il meccanismo di sterzo presenta una valvola di by-pass che agevola il riallineamento delle ruote effettuando uno sterzo a fine corsa.

Le quattro ruote motrici sono sempre in presa, in modo da garantire la trazione in ogni situazione.

Importante soffermarsi un attimo sul differenziale che, oltre a trasferire la coppia dall'albero motore alle ruote, impedisce che le ruote motrici slittino in curva, adeguando la loro velocità alla lunghezza della traiettoria. Tra l’altro la casa costruttrice dà la possibilità di montare il bloccaggio totale sia sull’assale posteriore che posteriore e anteriore per assicurare la trazione quando si transita su terreni dalla ridotta aderenza.

L’affidabilità della macchina è data anche dai freni: a disco a secco, due per asse, per ridurre il consumo di carburante e migliorare le prestazioni. Il loro diametro e il loro spessore sono dimensionati per garantire la massima coppia frenante. Un freno di stazionamento è installato sull'albero principale nella parte anteriore della macchina ed è anche prevista l'attivazione automatica all'arresto del motore.

 

Il telaio del dumper DM9, completo da ogni prospettiva

Di tipo autoportante in acciaio ad alta resistenza. Ecco il telaio del dumper DM9 di Merlo. Nella parte frontale, sui due lati, sono presenti delle scalette: a destra per dare accessibilità alla cabina, a sinistra per agevolare l’accessibilità al cofano motore facilitando le operazioni di manutenzione.

Focalizzandoci ancora sulla parte frontale, lo sguardo viene catturato dai serbatoi del gasolio, da 200 litri, e del Def (AdBlue), da 18 litri: protetti da lamiere d’acciaio, sono dimensionati per assicurare un'elevata autonomia alla macchina. Questa parte si completa con fari stradali e fari da lavoro a led, montati nella parte superiore della cabina.

Ci spostiamo ora sui fianchi del telaio: su entrambi sono posizionate le cassette porta attrezzi, sotto il cassone, caratterizzate da una apertura laterale e da una grande capacità di stoccaggio di materiali.

A completamento della parte strutturale della macchina è presente il circuito elettrico di tipo Can-bus da 12 V, alimentato da una batteria di 100 Ah equipaggiata di stacca batteria elettrico-temporizzato: allo spegnimento del motore, dopo cinque minuti il circuito viene automaticamente scollegato.

Da mettere in evidenza anche la configurazione stradale: nella parte frontale e posteriore del dumper sono presenti, di serie, i fari stradali e i ganci di traino (non omologati per il traino di rimorchi su strada). Inoltre, per massimizzare la visibilità anche a pieno carico e in prossimità delle ruote posteriori, è collocata una telecamera sull’assale posteriore.

 

Minori consumi, grande attenzione all’accessibilità

Ed eccoci al motore Deutz TCD 3.6 da 74,4 kW (100 cv) dotato di prefiltro gasolio con separatore acqua: layout longitudinale, installato al fianco della cabina in posizione centrale rispetto al telaio. Una disposizione che permette di bilanciare in maniera ottimale i pesi della macchina.

L’apertura completa del cofano agevola le ispezioni e la manutenzione, inoltre è presente una piattaforma rialzata, con corrimano e appigli, per consentire ai tecnici di agire sul motore in maniera confortevole.

I modelli DM sono dotati di trasmissione idrostatica Merlo, a controllo elettronico di tipo Eco Power Drive - EPD: sviluppata per garantire un controllo millimetrico degli spostamenti assicurando un’elevata precisione e per variare i giri al minuto in maniera indipendente dalla velocità della macchina, riducendoli quando non necessari in modo da limitare al minimo gli sprechi di energia.

Il cambio, a due rapporti, assicura una velocità massima di 40km/h per ridurre i tempi di trasferimento, mentre in marcia lenta la velocità massima scende a 14 km/h per offrire precisione e controllo, oltre a una coppia ottimale alle ruote superiori.

In cabina sono presenti tre pedali per gestire la guida della macchina: acceleratore, freno e pedale inching, che agisce direttamente sulla portata d’olio della trasmissione permettendo infinitesime variazioni della velocità indipendentemente dal règime di rotazione del motore.

Significativa anche la capacità di affrontare le pendenze, grazie all’angolo di attacco frontale superiore a 35°: il dumper DM9 a vuoto riesce ad affrontare salite con pendenza al 30% e discese al 50%; a pieno carico, salite con inclinazione al 30% e discese al 40%. La pendenza massima laterale del 15%.

Per quanto riguarda l’idraulica, per alimentare i movimenti idraulici della macchina (sterzo, ribaltamento e rotazione cassone), sul motore è applicata una pompa a cilindrata fissa con portata massima di 71 l/min. Il circuito è disegnato per lavorare a una pressione massima di 210 bar. Il distributore idraulico è a centro aperto con priorità al sistema di sterzo, mentre il serbatoio da 170 litri è posizionato sul fianco sinistro della macchina, a lato del motore termico.

 

Comfort e sicurezza, benvenuti nella cabina del DM9

Procediamo il nostro “giro” intorno al dumper Merlo DM9 con la cabina, larga ben 920 mm per assicurare comfort a tutti gli operatori. Per rendere il lavoro confortevole, il parabrezza è apribile in modo da aumentare l’areazione interna; è anche possibile equipaggiare la macchina con un sistema di aria condizionata montato sul tetto della cabina.

Nello sviluppare il dumper DM9, i progettisti hanno prestato molta attenzione anche all’accessibilità. A partire dalla portiera suddivisa in due elementi: la parte inferiore, metallica, può essere aperta a 180° per agevolare le fasi di ingresso e uscita dalla cabina; la parte superiore, in vetro, è rappresentata dal finestrino che può essere anch’esso aperto di 180° ed eventualmente bloccato in posizione aperta. Per agevolare l’ingresso sono presenti il corrimano e tre gradini.

Vediamo ora come è equipaggiata la cabina: innanzitutto è omologata ROPS e FOPS di livello 2 grazie a una protezione aggiuntiva nella parte superiore. Come già detto, nella parte superiore è possibile montare fari da lavoro (frontali e posteriori) per illuminare il cantiere anche nelle ore notturne. Inoltre, il vetro frontale e quello posteriore sono dotati di spazzole tergicristallo.

Il design dell’intero dumper è disegnato per assicurare il massimo livello di visibilità agevolando tutte le fasi operative.

Da menzionare il sedile, in ecopelle con sospensione meccanica, che può ruotare di 180 gradi per consentire la guida frontale (nei trasferimenti su strada) o lato posteriore (in cantiere): i comandi sono replicati su entrambi i lati della cabina in modo da consentire l’operatività in entrambe le condizioni di guida.

 

Cassone del dumper Merlo, i dettagli che contano

Per concludere, non ci resta che dare uno sguardo al cassone (pensato per trasportare materiali con densità di circa 1.800-2.000 kg/m3): realizzato in acciaio Hardox nel fondo e acciaio altoresistenziale nelle pareti verticali. Sagomato per agevolare lo scarico del materiale, offre una capienza di 4.900 litri di volume a colmo (3.700 litri il volume a raso e 2.900 litri in acqua). La portata massima nominale è di 9.000 kg.

Nella parte frontale del cassone (lato cabina) è presente una griglia di protezione per evitare che materiali vari possano urtare i vetri della cabina: la griglia è dotata di alette sagomate per non ostruire la visibilità. Quando si dice che anche i più piccoli dettagli contano.

Per quanto concerne i movimenti, il cassone è posizionato su una ralla che consente la rotazione di 180° (90 a destra e 90 a sinistra): un perno, posto nella parte inferiore, agevola il blocco della rotazione quando è in posizione centrale. Il meccanismo di ribaltamento è gestito da un doppio cilindro idraulico a doppio effetto. Nella parte posteriore della cabina è presente un meccanismo per il blocco dei cilindri idraulici qualora si dovessero effettuare delle manutenzioni al meccanismo stesso.

Infine, per agevolare lo scarico, il cassone arriva a un angolo di ribaltamento di 75 gradi. Ecco qualche numero: sbalzo laterale di scarico di 240 mm, sbalzo posteriore di 820 mm, altezza di scarico di 1.150 mm.

 

Il nostro tour intorno al dumper DM9 di Merlo è finito. A colpirci, in particolare, sono la cura con cui i progettisti hanno pensato a ogni minimo particolare e la costante attenzione al comfort dell’operatore. Ecco quindi che le parole di Peters citate all’inizio diventano ancora più significative e calzanti.

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