Iniziato il countdown per Asphaltica, in programma alla fiera di Bologna dal 9 al 12 ottobre e organizzata da BolognaFiere in collaborazione con Siteb - Strade italiane e bitumi. Un sodalizio che si pone l'obiettivo di fare crescere la manifestazione.
Il conto alla rovescia per Asphaltica è ufficialmente iniziato. Tra una settimana esatta, dal 9 al 12 ottobre, si alza il sipario del Salone internazionale delle tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza, servizi e infrastrutture viarie, quest’anno organizzato da BolognaFiere in collaborazione con Siteb - Strade italiane e bitumi.
Abbiamo già raccolto le impressioni e le aspettative di Siteb, ideatore della manifestazione. In questo articolo ci focalizziamo sull’altro protagonista, BolognaFiere: abbiamo intervistato il presidente Gianpiero Calzolari che, oltre a sottolineare l'importanza cruciale dell’evento per l’intero settore infrastrutturale, ci ha illustrato i vantaggi del quartiere fieristico bolognese per una fiera verticale come Asphaltica e ci ha rivelato le prospettive future.
Ecco quanto ci ha raccontato il presidente di BolognaFiere (nella foto a sinistra) in merito ad Asphaltica 2024.
In che modo l’esperienza e le competenze di BolognaFiere possono fare crescere Asphaltica?
La nostra struttura non si limita a mettere a disposizione la superficie espositiva, ma offre un’esperienza di molti decenni nella costruzione di rapporti importanti con partner, oltre che di gestione in proprio di manifestazioni a livello internazionale. A questo si aggiunga che siamo un soggetto fortemente presente all’estero: siamo la fiera italiana che più ha sviluppato negli anni presenze significative in diversi continenti, non solo Europa, ma Asia e Americhe. Disponiamo quindi di un team in grado di mettersi a disposizione di chiunque ritenga di sceglierci.
Secondo lei qual è la ragione per cui una manifestazione come Asphaltica si è trasferita a Bologna?
Chi si trasferisce a Bologna vuole mettere in campo un progetto di crescita. Ci sono tutte le condizioni per attuarlo: un quartiere fieristico attrezzato, un team consolidato, servizi all’altezza della situazione; inoltre la nostra città vanta la presenza di un’importante università e del Tecnopolo, il cui obiettivo è connettere ricerca e impresa. Insomma, una serie di intrecci su cui costruire, nel prossimo futuro, momenti strategici di confronto e approfondimento per un settore come quello rappresentato da Asphaltica con ramificazioni che lo rendono di particolare attualità. Basti pensare a temi come i trasporti, la sostenibilità e la sicurezza. Tematiche che impattano sulla trasformazione socioeconomica e culturale in atto.
Quindi sviluppate competenze trasversali per rafforzare ulteriormente le manifestazioni da voi ospitate?
Se si offre qualità, si ottiene un ritorno considerevole. Per noi le manifestazioni fieristiche sono importanti perché, al di là delle dimensioni, della specializzazione o del settore di riferimento, accreditiamo l’idea di un quartiere assolutamente competitivo a livello internazionale. Quindi chiunque venga qui può trovare un grande entusiasmo da parte nostra per marcare ulteriormente questa dimensione culturale.
Bologna, tra l’altro, nel macrosettore dell’edilizia è conosciuta per via del Saie, la fiera delle costruzioni che si svolge in concomitanza con Asphaltica.
Ha una sua storicità, sì. Inoltre, oggi i sistemi economici si intrecciano, si incrociano, si contaminano, si scambiano esperienze e competenze. Questa nostra tradizione nel settore edile è sicuramente in linea con tutte le riflessioni sull’evoluzione dei processi. Quello delle strade è un comparto che si deve spendere molto sul piano dell’innovazione, della sostenibilità, della compatibilità con il cambiamento climatico, della trasformazione socioeconomica delle città, dei collegamenti delle persone e delle merci.
Quali sono le aspettative di BolognaFiere per l’arrivo di Asphaltica?
Intanto confidiamo che il nuovo ingresso farà conoscere all’evento un successo crescente. Ci aspettiamo inoltre di allargare la rete di relazioni che riusciamo a mettere a disposizione volta per volta con le singole manifestazioni con tutti gli stakeholder, siano essi istituzionali, scientifici, economici o politici. D’altra parte, siamo una città che, a partire dalla sua università, ha fatto di questi scambi un tratto caratteristico. E per noi è sempre motivo di grande soddisfazione. Ovviamente, come ogni manifestazione ospitata, anche Asphaltica è occasione di business per mettere a frutto le nostre strutture, però facciamo business adottando una logica più strategica.
I vantaggi di una città come Bologna per una fiera?
Bologna, in treno, è a un’ora da Milano e due da Roma, abbiamo un collegamento sull’alta velocità per cui ogni mezz’ora c’è un treno che collega tutta Italia e buona parte d’Europa. Abbiamo uno snodo autostradale con un casello a disposizione della fiera. E ancora l’aeroporto di Bologna, più di altri, sta intercettando nuovi flussi di traffico. È anche una città che negli anni ha aumentato la ricettività alberghiera. Poi credo l’accoglienza in sé: Bologna è il più grande centro medievale d’Europa, in un paio d’ore di tempo libero si può godere di una città che merita di essere visitata e conosciuta. Il nostro compito è rendere le giornate di Asphaltica profittevoli sia per gli espositori, sia per i visitatori, e per farlo seguiamo due logiche: una è quella dell’attività economica in sé; l’altra si basa sul fatto che il sistema fieristico, quando funziona nel migliore dei modi, rappresenta un tassello del sistema economico nazionale. Bisogna considerare le fiere come uno strumento a disposizione dei distretti economici del Paese, il loro protagonismo è fondamentale.
E i vantaggi di BolognaFiere per una fiera come Asphaltica?
Come detto, BolognaFiere ha una caratterizzazione logistica unica in Italia: la sua collocazione al centro di tutti gli snodi di collegamento stradale, ferroviario, aeroportuale, fa sì che sia una destinazione molto fruibile sia dagli espositori sia dai visitatori. Inoltre, negli ultimi anni abbiamo fatto significativi investimenti per adeguare il quartiere agli standard europei. Ci sono quindi le condizioni per la buona riuscita della manifestazione in una location che al momento non è quella più conosciuta dal settore di riferimento, ma che lo diventerà sicuramente in fretta.
Può illustrarci quali sono i fondamenti su cui si basa la partnership tra Siteb e BolognaFiere?
Abbiamo trovato un’associazione entusiasta di questa partnership, e ci siamo messi a disposizione: al di là della concretezza dei giorni espositivi, anche nel pre e post evento. L’idea è che BolognaFiere diventi per Asphaltica il luogo dove si prepara l’arrivo della manifestazione. Ci siamo confrontati con Siteb, abbiamo trovato grande disponibilità, una grande voglia di percorrere questa modalità di relazione. C’è sintonia tra il nostro team e l’associazione.
Progetti per fare crescere il sodalizio?
Il completamento del quartiere e il miglioramento delle strutture ci darà nuovi spunti per creare un sodalizio ancora più forte. Di sicuro ci confronteremo con gli organizzatori sul nuovo assetto per intraprendere strade comuni.